Una meditazione per ogni giorno di Quaresima.
Qui la pagina con la raccolta dei file audio da scaricare e ascoltare.
Essere costruttori di una civiltà dell'amore, di autentici legami di fraternità è l'invito che ogni membro del Movimento Pro Sanctitate vuole accogliere, soprattutto in questo tempo di Quaresima.
Nel cammino verso la Pasqua sarà possibile ascoltare una serie di meditazioni dal titolo: "I gradini dell'amore", tratte dagli Scritti del Servo di Dio Guglielmo Giaquinta. Su Radio Mater.
Vittoria Terenzi
La Madonna della Fiducia è indelebilmente incisa nel cuore dei sacerdoti del Seminario Maggiore, una Mamma presso cui rifugiarsi, un’affidabile compagna di viaggio.
Per il vescovo
Giaquinta, la Vergine della
Fiducia è stata la garanzia di sostegno verso la santità ...
Maria Mazzei
Una santità dei piccoli gesti. Una santità che consiste nel fare le cose ordinarie straordinariamente bene. Una santità dell'amore che si dona con libertà e con pace giorno dopo giorno.
Essere santi oggi non ci porta ad allontanarci dal mondo, anzi. Il mondo di oggi ha bisogno di santi vivi e vicini da poter toccare. ...
Una impresa ardua nei tempi e modi quali quelli che viviamo, e in ogni tempo. La domanda che Dio pone a Giobbe “Conosci tu le leggi del cielo o ne applichi le norme sulla terra?” (Gb 38, 33) propone drammaticamente l’insufficienza umana: come possiamo narrare Dio con la ragione se esiste l’ingiustizia del male, se Dio stesso sembra volersi negare all’indagine razionale e scientifica, se le sempre maggiori capacità intellettive dell’uomo sembrano lasciarlo più ansioso e solitario che mai?
Alberto Hermanin
Viviamo in un mondo in cui ci vogliono
convincere che ogni cosa deve stare al suo posto, nel proprio compartimento stagno. Ci dicono che la vita non c’entra con le difficoltà del dolore, che la politica non ha nulla a che fare con un
comportamento morale coerente. Ci vogliono convincere che l’amore non ha nulla a che fare con il “per sempre”, né la felicità con il dono di sé.
Stefania Castelli
Forse nella nostra vita c'è più rumore che silenzio. Più grida che pace. Più parole che gesti. Dobbiamo imparare ad ascoltare di più. Ci sono molte parole nella nostra vita. Nel silenzio impariamo a riconoscere Dio, i suoi desideri, la sua volontà. E tutti aneliamo ad essere santi.
Sono tanti i rivoluzionari nella storia, sono stati tanti. Ma nessuno ha avuto la forza di questa rivoluzione che ci ha portato Gesù: una rivoluzione per trasformare la storia, una rivoluzione che cambia in profondità il cuore dell’uomo. Le rivoluzioni della storia hanno cambiato i sistemi politici, economici, ma nessuna di esse ha veramente modificato il cuore dell’uomo. La vera rivoluzione, quella che trasforma radicalmente la vita, l’ha compiuta Gesù Cristo attraverso la sua Risurrezione: la Croce e la Risurrezione.
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Ti cambia il cuore, da peccatore – da peccatore: tutti siamo peccatori – ti trasforma in santo. Qualcuno di noi non è peccatore? Se ci fosse qualcuno, alzi la mano! Tutti siamo peccatori, tutti! Tutti siamo peccatori! Ma la grazia di Gesù Cristo ci salva dal peccato: ci salva! Tutti, se noi accogliamo la grazia di Gesù Cristo, Lui cambia il nostro cuore e da peccatori ci fa santi. Per diventare santi non è necessario girare gli occhi e guardare là, o avere un po’ una faccia da immaginetta! No, no, non è necessario questo! Una sola cosa è necessaria per diventare santi: accogliere la grazia che il Padre ci dà in Gesù Cristo. Ecco, questa grazia cambia il nostro cuore.
Papa Francesco,
ai cristiani di Roma nel Convegno Diocesano, 17 giugno 2013
Gesù chiede di amare chi non lo merita, senza contraccambio, per colmare i vuoti d’amore che ci sono nei cuori, nelle relazioni umane, nelle famiglie, nelle comunità e nel mondo.
Cristo è venuto a salvarci, a mostrarci la via, l’unica via d’uscita dalle sabbie mobili del peccato, e questa via di santità è la misericordia, quella che Lui ha fatto e ogni giorno fa con noi. Essere santi non è un lusso, è necessario per la salvezza del mondo. È questo che il Signore chiede a noi.
PAPA FRANCESCO, Santa Messa con i nuovi cardinali, 23 febbraio 2014
C’è qualcosa che mi sta davvero molto a cuore di dirvi. Ho la speranza che fra voi che oggi siete qui ad ascoltarmi vi siano alcuni dei futuri santi del ventunesimo secolo.
Io vorrei farvi questa domanda: quali sono le qualità che vedete negli altri e che voi stessi vorreste maggiormente possedere? Quale tipo di persona vorreste davvero essere?
Quando vi invito a diventare santi, vi sto chiedendo di non accontentarvi di seconde scelte. Vi sto chiedendo di non perseguire un obiettivo limitato, ignorando tutti gli altri. Avere soldi rende possibile essere generosi e fare del bene nel mondo, ma, da solo, non è sufficiente a renderci felici. Essere grandemente dotati in alcune attività o professioni è una cosa buona, ma non potrà mai soddisfarci, finché non puntiamo a qualcosa di ancora più grande. Potrà renderci famosi, ma non ci renderà felici. La felicità è qualcosa che tutti desideriamo, ma una delle grandi tragedie di questo mondo è che così tanti non riescono mai a trovarla, perché la cercano nei posti sbagliati. La soluzione è molto semplice: la vera felicità va cercata in Dio.
BENEDETTO XVI al St Mary’s University College,
Twickenham, 17 settembre 2010
Spesso si è portati ancora a pensare che la santità sia una meta riservata a pochi eletti. San Paolo, invece, parla del grande disegno di Dio e afferma: “In lui – Cristo – (Dio) ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità” (Ef 1,4). E parla di noi tutti. Il Concilio Vaticano II, nella Costituzione sulla Chiesa, parla con chiarezza della chiamata universale alla santità, affermando che nessuno ne è escluso: “Nei vari generi di vita e nelle varie professioni un’unica santità è praticata da tutti coloro che sono mossi dallo Spirito di Dio e … seguono Cristo povero, umile e carico della croce, per meritare di essere partecipi della sua gloria” (n. 41) Cari amici, come è grande e bella, e anche semplice, la vocazione cristiana vista in questa luce! Tutti siamo chiamati alla santità: è la misura stessa della vita cristiana. Non abbiamo paura di tendere verso l’alto, verso le altezze di Dio; non abbiamo paura che Dio ci chieda troppo, ma lasciamoci guidare in ogni azione quotidiana dalla sua Parola, anche se ci sentiamo poveri, inadeguati, peccatori: sarà Lui a trasformarci secondo il suo amore.
BENEDETTO XVI, Udienza generale 13 aprile 2011
La vocazione alla santità dev'essere percepita e vissuta dai fedeli laici, prima che come obbligo esigente e irrinunciabile, come segno luminoso dell'infinito amore del Padre che li ha rigenerati alla sua vita di santità. ...
Agli occhi illuminati dalla fede si spalanca uno scenario meraviglioso: quello di tantissimi fedeli laici, uomini e donne, che proprio nella vita e nelle attività d'ogni giorno, spesso inosservati o addirittura incompresi, sconosciuti ai grandi della terra ma guardati con amore dal Padre, sono gli operai instancabili che lavorano nella vigna del Signore, sono gli artefici umili e grandi _ certo per la potenza della grazia di Dio _ della crescita del Regno di Dio nella storia.
GIOVANNI PAOLO II, Esortazione Christifideles Laici,
su Vocazione e missione dei laici nella Chiesa e nel mondo