Non dovremmo permettere mai che le tensioni, gli anni, i dispiaceri possano comprimere o uccidere questo nostro cuore, che è fatto per amare nell'entusiasmo e nella gioia, non per piangere e compiangere le proprie lacrime. Non dobbiamo permettere che il nostro cuore perda la sua giovinezza e la sua freschezza, anche qualora fossimo molto anziani: possiamo invecchiare nel corpo, ma non nel cuore: se veramente si ha un ideale, non si invecchia mai.
Il cammino di fedeltà è dato dal ricominciare. E' questo un verbo essenziale perché noi siamo, nonostante tutto, creature finite, che possono anche avere momenti di stanchezza, di crollo psicologico, ma dobbiamo essere sempre disposti a ricominciare: questo deve essere il nostro motto programmatico e sistematico: non stancarsi di ricominciare la nostra preghiera e la nostra attività, trovare sempre motivi di gioia naturale e soprannaturale.
La fedeltà