COMUNICATO STAMPA
Da Venerdì 29 Novembre a Domenica 1 Dicembre, presso la Fraterna Domus di Sacrofano (Roma) si svolgerà il Convegno Nazionale del Movimento Pro Sanctitate.
«La santità non è qualcosa, una parte della vita cristiana, un suo perfezionamento, il culmine dell’ascesi - dichiara Nicoletta Sechi, Direttore Nazionale Del Movimento Pro Sanctitate a pochi giorni dal Convegno - Essa è il tutto, la parola di sintesi che traccia il senso dell’esperienza di ogni credente. Non si identifica con una o più forme di vita cristiana ma dà la forma ad ogni atto cristiano e non esiste se non vissuta concretamente. La santità ha soltanto un tratto comune e “visibile” in tutti coloro che ne sono conquistati: i segni della rivoluzione di vita e di amore per Dio e per i fratelli».
L’esperienza si aprirà con una Celebrazione Eucaristica, Venerdì alle 15.30 presso la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria ai Monti, in Roma. La Parrocchia di Santa Maria ai Monti, che nel 1947 ha visto nascere a Roma i primi gruppi “Pro Sanctitate” e che nel 2016 ha offerto sepoltura al suo Fondatore, il Servo di Dio Guglielmo Giaquinta, accoglierà i membri Pro Sanctitate, provenienti da più parti d’Italia, che si raduneranno nel segno della Gratitudine per il dono dell’Ideale ricevuto: “L’amore è rivoluzione. Tutti Santi, Tutti fratelli”.
Su queste parole, semplici ed esplosive nel loro significato, si concentrerà la riflessione di Sabato 30 dicembre.
Nella sessione mattutina Padre Giulio Albanese – giornalista comboniano – e Antonia Chiara Scardicchio – Docente e Pedagogista – moderati da Fabio Zavattaro – vaticanista – accompagneranno i convegnisti alla scoperta dei significati più incisivi, concreti ed esigenti della Rivoluzione cristiana che attende di essere vissuta.
Nel pomeriggio del Sabato, attraverso le Officine della Santità, i partecipanti potranno incontrare familiari e amici di Pino Puglisi, Chiara Corbella Petrillo, Oreste Benzi, Carlotta Nobile e Carlo Urbani. Questi testimoni della fede hanno abitato gli spazi della società civile, della famiglia, della fraternità, della cultura e del lavoro, e in essi hanno saputo incarnare il Vangelo.
Le officine saranno uno spazio di confronto ma anche di interrogativi, di sfide e di impegno concreto: come abitare gli spazi della quotidianità e come vivere in essi la santità e la fraternità?
Con la sessione mattutina della Domenica, che traccerà gli orizzonti e le prospettive dell’impegno del Movimento, si concluderà l’esperienza del Convegno.
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