Un mondo di santi e di fratelli è il sogno di Mons. Giaquinta, fondatore del Movimento Pro Sanctitate. Siamo fratelli perchè figli di uno stesso Padre che Gesù, nella preghiera del Padre Nostro, ci insegna a chiamare 'papà'.
Padre - nome dolcissimo che ci parla di memoria e di futuro.
Padre, abbà che in aramaico significa “paparino”, termine che pronunciamo fin da bambini e rimane nel nostro cuore pure da adulti, anche se abbiamo il pudore di confessarlo.
“Io credo in te, o Padre, Dio Amore che ci ami infinitamente e da ciascuno di noi vuoi una risposta massima di amore”. *
Padre, che copri l’universo con la tua immensità, sei in cielo come in terra e attendi da noi tutti che venga il tuo Regno, Regno di amore e di santità, Regno di pace e di giustizia, accoglici nelle tue braccia.
“Tu mi hai amato dall’eternità, mi ami ed è tuo desiderio stringere sempre più nel futuro il tuo rapporto di amore con me”. *
“Creatore onnipotente trasformaci con la potenza del tuo amore. Tu che hai voluto l’uomo a tua immagine e somiglianza aiutaci a divenire degni figli tuoi”. *
“Padre, che conti i capelli del nostro capo sostienici nel cammino verso la santità”. *
Sitio - un grido di amore, sete di fare la volontà di Dio: dalla croce Gesù continua a proclamare l’Amore. Ha sete di anime che si consacrino a questo amore divino e con la loro vita rispondano con coraggio e fedeltà all’amore redentivo.
“Gesù le tue braccia allargate sulla croce mi aprano all’amore universale, i tuoi piedi crocifissi mi spingano a donarmi senza misura di stanchezza ai fratelli”. *
“Mi ami tu più di costoro?” (Gv 21, 15)
“Più che ideale di vita, meta sognata, vertice di luce, punto dell’eterno arrivo, perché vocazione accettata nella coscienza della povertà mariana”. *
Fratelli - è difficile oggi parlare di fraternità nel senso più stretto del termine – nati da uno stesso Padre. Si parla di solidarietà (agire in solidum), di mutuo soccorso, di organizzazioni che mirano ad un progetto di fraternità, al massimo di amicizia.
“A te nostro Signore creatore di noi tue creature, la nostra preghiera di figli che non sanno più ritrovarsi fratelli. Siamo tutti poveri e ci derubiamo a vicenda affamati di amore e ci detestiamo; bisognosi di riposo e di silenzio e ci sforziamo di stordirci con i nostri alterchi. Ritorna ancora fra noi e si ricomponga la pace nella gioia di una divina fraternità”. *
“Maria, donaci gli occhi tuoi, e il cuore per amare e la volontà di agire per i nostri fratelli. Vogliamo con te essere santi e irradiare intorno l’amore del divino”. *
Maria Mazzei
* Da Preghiere del Servo di Dio Guglielmo Giaquinta