#identità #relazione #dono. Questi i tre hashtag che hanno accompagnato i giovani all’incontro con il Papa e i padri sinodali, il 6 ottobre.
L’aula Paolo VI è stata arricchita da giovani che si sono alternati tra balli, canti e testimonianze che hanno segnato l’animo dei partecipanti e del Santo Padre che è voluto ritornare sul tema dei nonni ricordando di guardare alle nostre radici: “ricordatevi di parlare con i nonni, l’amore”, ha detto il Santo Padre, “è la chiave per la risoluzione di ogni problema”. Il cuore delle storie e delle molte testimonianze di ragazzi è, infatti, l’Amore di Dio. Giovani che sono scappati dagli attentati terroristici, che sono riusciti a vincere la dipendenza dalla pornografia, il bullismo, la droga pronunciando parole di speranza che, in perfetto silenzio, hanno ascoltato e si sono fatti provocare dalla voce dei loro coetanei.
Il tutto è stato reso particolarmente piacevole dalla magistrale conduzione di Giovanni Scifoni che è riuscito a dare ampio spazio a balli e testimonianze. Ad arricchire l’incontro la presenza del cantante Giovanni Caccamo che ha intonato una preghiera al Dio invisibile ma presente a tal punto da tenerci per mano.
I giovani di Roma erano presenti all’incontro e ci hanno regalato le loro emozioni.
«I giovani sono materia delicata da trattare, è facile gonfiarli come palloncini, come è altrettanto facile farli scoppiare. In quella sala oggi, 8 mila persone si sono incontrate e ognuno di noi porta a casa un particolare diverso, un messaggio, una frase, uno sguardo.. l’amore e la bellezza di Dio si sono come fatti concreti, tangibili nelle voci tremolanti dei ragazzi che testimoniavano, nei passi dei ballerini e nelle brevi frasi taglienti del Papa che mi hanno lasciata a bocca aperta. Esco da questa stanza con tanti spunti per riflettere, tante domande a cui spero di trovare risposta, ma stavolta non concederò solo al tempo di rispondermi bensì mi impegnerò a sentire cosa vuole per me qualcuno lassù», confida Sophia.
Martina commenta: «Ho molto apprezzato il coraggio dei ragazzi che hanno raccontato la loro storia e hanno condiviso anche con dolore il loro percorso di fede e di ricerca di Dio».
«Mi porto a casa una frase: la vostra libertà non ha prezzo», dice Moira.
Le fa eco Letizia: «Mi è piaciuto quando il papa ha parlato della libertà, perché le riflessioni che ha fatto sono cose che diamo per scontato, anche se spesso tendiamo a dimenticarle».
Vito Minacori