Sabato 7 Luglio indossa anche tu una maglietta rossa!
A volte i segni hanno un potere evocativo più efficace di tante parole, discussioni, ragionamenti.
Don Luigi Ciotti, Fondatore e Presidente di Libera e del Gruppo Abele, ha promosso insieme ad altre associazioni, una iniziativa semplice ed immediata, di sensibilizzazione e riflessione: Fermiamo l'emorragia dell'umanità.
«Rosso è il colore che ci invita a sostare. Ma c’è un altro rosso, oggi, che ancor più perentoriamente ci chiede di fermarci, di riflettere, e poi d’impegnarci e darci da fare. È quello dei vestiti e delle magliette dei bambini che muoiono in mare e che a volte il mare riversa sulle spiagge del Mediterraneo.
Di rosso era vestito il piccolo Alan, tre anni, la cui foto nel settembre 2015 suscitò la commozione e l’indignazione di mezzo mondo. Di rosso erano vestiti i tre bambini annegati l’altro giorno davanti alle coste libiche. Di rosso ne verranno vestiti altri dalle madri, nella speranza che, in caso di naufragio, quel colore richiami l’attenzione dei soccorritori.
Muoiono, questi bambini, mentre l’Europa gioca allo scaricabarile con il problema dell’immigrazione – cioè con la vita di migliaia di persone – e per non affrontarlo in modo politicamente degno arriva a colpevolizzare chi presta soccorsi o chi auspica un’accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà.
Bisogna contrastare questa emorragia di umanità, questo cinismo dilagante alimentato dagli imprenditori della paura. L’Europa moderna non è questa. L’Europa moderna è libertà, uguaglianza, fraternità. Fermiamoci allora un giorno, sabato 7 luglio, e indossiamo tutti una maglietta, un indumento rosso, come quei bambini. Perché mettersi nei panni degli altri – cominciando da quelli dei bambini, che sono patrimonio dell’umanità – è il primo passo per costruire un mondo più giusto, dove riconoscersi diversi come persone e uguali come cittadini.».
E' un modo per ricordarci reciprocamente che il mare nostrum, che ospita le estati libere e spensierate dei nostri figli, ci lega al destino di tanti, troppi fratelli che vi trovano la morte mentre cercano un futuro migliore, più umano e dignitoso, per loro e i loro cari.
Fare indossare questo segno ai bambini, ai nostri ragazzi, può aiutarli a pensare che esiste un mondo immensamente più vasto e complesso di quello che vedono e che li circonda, e a quel mondo essi appartengono, loro stessi lo riceveranno in consegna fra non molto tempo.
«Di fronte alle sfide migratorie di oggi, l’unica risposta sensata è quella della solidarietà e della misericordia; una riposta che non fa troppi calcoli, ma esige un’equa divisione delle responsabilità, un’onesta e sincera valutazione delle alternative e una gestione oculata. Politica giusta è quella che si pone al servizio della persona, di tutte le persone interessate; che prevede soluzioni adatte a garantire la sicurezza, il rispetto dei diritti e della dignità di tutti; che sa guardare al bene del proprio Paese tenendo conto di quello degli altri Paesi, in un mondo sempre più interconnesso. E’ a questo mondo che guardano i giovani».
(Papa Franesco, 6 luglio 2018).
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