Santi e fratelli: pienezza dell’uomo.
Venerdì 3 novembre, alle ore 20:45, presso la chiesa parrocchiale di san Francesco Caracciolo in Chieti, come è ormai tradizione nel calendario diocesano, è stata celebrata la Veglia di preghiera diocesana per la Santificazione Universale, promossa dal Centro Diocesano per le Vocazioni e dal Movimento Pro Sanctitate. Quest’anno il tema della GSU che ha accompagnato la serata di preghiera è: Mistica della fraternità, pienezza dell’uomo.
Il cuore della veglia di preghiera è stato il momento di Adorazione Eucaristica, intervallata da riflessioni e canti animati dal coro parrocchiale.
Dopo la proclamazione del Vangelo, l’Arcivescovo Padre Bruno ha spezzato la Parola, mettendo in luce tre messaggi capaci di orientare il nostro cammino verso la santità.
Il primo messaggio è l’invito ad accogliere l’Amore di Dio, vivendone la sua dimensione contemplativa:
«Quanto più saremo contemplativi dell’Amore, tanto più saremo capaci di amare oltre le nostre misure e le nostre stanchezze».
Sul primo messaggio si dischiude il secondo: la mistica della fraternità.
Il Presule ha affermato: «Quando ci lasciamo amare veramente da Dio, questo Amore diviene urgenza per costruire rapporti autentici di fraternità. La fraternità è l’espressione di una gratuità ricevuta in dono».
Padre Bruno ha così suggerito i quattro verbi della fraternità cristiana: Accogliere, Accompagnare, Discernere, Integrare per «vivere la fraternità in una dimensione contemplativa».
Infine l’Arcivescovo ha concluso con un invito: «Diamo tempo a Dio! Viviamo la nostra vita nella dimensione del dono e del servizio: la santità è generosità da irradiare».
La veglia si è conclusa guardando a Maria e chiedendo a lei, con le parole tanto care a Mons. Guglielmo Giaquinta, «la fiducia di diventare santi».
Gianmarco Medoro, seminarista