A Catania, fra le attività promosse in occasione della giornata della Santificazione Universale, il Movimento Pro Sanctitate, ha ospitato, martedì 8 novembre, presso i locali della sede di San Nicolò al Borgo, la presentazione del libro di don Giulio Albanese dal titolo Vittime e carnefici nel nome di “dio”.
Attraverso le parole di don Giulio, un pubblico numeroso e attento ha avuto occasione di riflettere su temi complessi ed importanti che riguardano il mondo di oggi come la povertà, il terrorismo, le migrazioni di massa.
Spesso gli organi di stampa non ci aiutano a comprendere questi fenomeni che riguardano tutti noi e ci inducono a pensare solo in termini di contrapposizione fra religioni. In realtà, invece, dobbiamo pensare a questi problemi come a problemi complessi che, per questo, vanno approfonditi e analizzati in termini di relazione. Questo incontro si è trovato perfettamente in sintonia con il tema di quest’anno: nel deserto semi di speranza.
Forse possiamo pensare di essere noi stessi, come cattolici impegnati, semi di speranza in questo deserto, cominciando a non accettare una visione superficiale di ciò che ci circonda.
Noi tutti membri del Movimento Pro Sanctitate, poi, non possiamo dimenticare che il nostro Padre Fondatore ci ha insegnato che se vogliamo essere rivoluzionari dell’amore, se davvero vogliamo realizzare un mondo di santi e di fratelli, dobbiamo noi per primi saper leggere il nostro presente ed esserne risposta viva e concreta.
A conclusione dell’incontro, per dare subito concretezza al nostro ascolto e compiere un primo passo simbolico, ma allo stesso tempo reale, abbiamo condiviso la cena con un gruppo di giovani immigrati, per la maggior parte minorenni, presso un centro di accoglienza che si trova a San Gregorio di Catania. Un modo semplice, ma non banale, per iniziare ad accogliere l’invito di don Giulio: Nel nome del Signore sentirci cittadini del mondo.
Germana Sorbello