Nel mezzo del cammin della mia vita (che poi, più o meno, visto quanto si è allungata così è), ho incontrato Padre Guglielmo, o meglio, io purtroppo Padre Guglielmo di persona non l’ho incontrato, ma ho incontrato la Sua famiglia, che me lo ha fatto conoscere.
Più lo conosco e più lo trovo un uomo rivoluzionario, ma anche teneramente Padre, nella sua accezione più reale: colui che accoglie, che guida, che vuole il bene per I propri figli.
E quale bene migliore se non vederli tutti santi, tutti fratelli?
Il 31 ottobre, in occasione della Sua Sepoltura Privilegiata, ho percepito proprio questo: il Suo messaggio di speranza, contagioso e gioioso.
Ho visto intorno a Lui un Movimento in movimento, con i piedi ben saldi a terra e gli occhi luminosi rivolti verso l’Alto, un Movimento che osa desiderare il di Più.
Prima dell’incontro con la famiglia Pro Sanctitate non avrei mai creduto che la strada della Santità potesse riguardare anche me, ma Padre Guglielmo ha scaldato la mia fede tiepida e paurosa, ha slegato i lacci che mi tenevano inchiodata ed ha aperto le porte di una casa grande ….da condividere con i fratelli.
Lui ora è tornato nella sua prima casa, la casa da cui ha gettato le reti e chissà, se e quante persone, passando di lì, non avranno modo di conoscere la sua storia e di uscirne cambiati….come è successo a me.
Posso solo immaginare cosa sia stato conoscerlo e sentire dalle sue parole la speranza della salvezza, il coraggio del massimalismo, il superamento dell’io per diventare noi, la fiducia, totale nell’intercessione della nostra Madre Celeste.
Il 31 ottobre, in una Chiesa, peraltro bellissima che non conoscevo, mi sono sentita a casa, trasportata prima dall’Oratorio Sacro ed a seguire dalla Celebrazione Eucaristica, in una dimensione di grazia che è impossibile trattenere.
Ora comincia il bello…Padre Guglielmo aiutami a restituirla!
Elisabetta Mariotti