Leggere un bel libro per me significa fare un viaggio con la mente: entrare nel libro, vivere la storia che racconta, affezionarsi ai personaggi, condividere i loro sentimenti, gioire e piangere con loro. Alcuni libri più di altri lasciano qualcosa dentro, anche quelli che per la tematica possono destare perplessità. Anzi, personalmente credo che siano proprio questi i racconti che ti conquistano perché, più o meno consapevolmente, mettono in gioco anche i sentimenti più profondi nascosti; e puoi star certo che alla fine della lettura qualcosa in te sarà cambiato.
Magari perché avrai riflettuto su aspetti non considerati prima, magari avrai imparato qualcosa di nuovo o ancora avrai avuto modo di considerare un punto di vista diverso, su una tematica che credevi conclusa, con un'opinione già decisa a riguardo.
A me questo è successo leggendo un libro di qualche anno fa, ma che in Italia ha raggiunto il successo di recente, Io prima di te. L'autrice, Jojo Moyes, racconta la vicenda di due ragazzi: Will, bello, ricco, con tante esperienze da fare e con una carriera affermata che rimane tetraplegico dopo essere stato investito da una moto; Lou, bella e solare, sempre allegra e vitale che però non ha mai pensato di mettere piede fuori dal suo paesino. Le loro vite si incontrano quando la famiglia di Will assume Lou come aiuto e assistenza per il figlio. Il loro rapporto si evolve e cresce, ma la difficoltà di una vita bloccata su una carrozzina con la facoltà di muovere solo la testa grava sulla vita di Will che non riesce più a sentirsi se stesso…
La tematica sollevata dall'autrice è importante e oserei dire piuttosto pesante: parliamo di eutanasia. Dal greco "bella morte", eutanasia indica la scelta di una persona malata e sofferente che preferisce essere aiutata a morire piuttosto che continuare una vita che, secondo il punto di vista del protagonista, una vita non è: per lo meno non la sua, non quella che riesce a sostenere per sé.
Un libro che interroga, che fa riflettere e che dà al lettore la possibilità di cambiare punto di osservazione, senza per questo cambiare opinione. Un libro che antepone l'ascolto al giudizio, nel tentativo di esplorare le ragioni che conducono a maturare una decisione drammatica, per quanto biasimevole ed egoista possa essere.
La Moyes tratta il tema dell'eutanasia in maniera delicata ed estremamente realista, e presenta spunti di riflessione del tutto inediti, lontani da qualsiasi retorica, senza la pretesa del lieto fine. Una storia d'amore profondo, sincero, che prova a superare le difficoltà, a trasmettere la voglia di vivere e di continuare ad amare anche quando non si comprendono in pieno le scelte dell'altro; una storia coinvolgente, dolce, fatta di sorrisi e complicità che merita di essere letta.
«Non puoi cambiare la natura delle persone»
«E allora uno cosa fa? »
«Le ama»
Claudia Torrisi