Gesù guarisce i più lontani da Lui

Lc 4,31-34


Gesù, come ciascuno di noi, ha vissuto momenti belli e altri meno, ha gustato la tenerezza di sua madre, la fermezza del padre, l’amicizia con Giovanni, Lazzaro..., ma nel suo camminare ha avuto anche tante situazioni difficili: quanta incomprensione e quanta solitudine. Gesù, come è tipico del Vangelo di Luca, si sposta da una città all’altra, e ad un certo punto, dopo essere stato a Nazareth, arriva a Cafarnao e il Vangelo ci informa che questo è “il luogo dove è cresciuto….” quanto è umano il nostro Dio.

E’ stato bambino, è cresciuto “in età, sapienza e grazia”. Ma a Nazareth, nella sinagoga, rimasero sdegnati e lo cacciarono fuori dalla città e lo portarono “nel ciglio di un monte per buttarlo giù”. L’Autore della vita viene trattato così ma “Gesù passa in mezzo a loro e se ne và”. Noi cristiani nel leggere questo episodio magari rimaniamo un po’ stupiti, scandalizzati ma , a pensarci bene, quante volte abbiamo messo fuori dalla nostra vita Gesù, dalle situazioni che abbiamo vissuto, quante volte non abbiamo messo in pratica la sua Parola e lo abbiamo cacciato fuori dal nostro cuore? Magari quando ci ha sussurrato di fare scelte più cristiane, quando ci ha riportato all’onestà, quando ci ha sollecitato a perdonare…. noi lo abbiamo messo al ciglio del nostro cuore… gli abbiamo detto “esci”. Gesù si mise in cammino e arriva a Cafarnao, città di confine, villaggio di Naum, dove abita la suocera di Pietro, dove Matteo riscuoteva le tasse. Gesù annuncia instancabilmente “con autorità” perché è credibile, in Lui coincidono parole  e gesti, ha una personalità forte, convince, in Lui si accordano mente, cuore, mani, voce. Gesù non è schizofrenico, dissociato… come i farisei “che dicono ma non fanno”, impongono ma non vivono. Un esempio? Gesù ha detto: “nessuno ha un amore più grande di chi dà la vita per gli amici”… detto ma anche fatto! L’autorità di Gesù è nello sguardo: fissa e ama. Nel modo in cui dice la verità, nei gesti che guariscono il corpo ma soprattutto il cuore. Nella sinagoga, a Cafarnao, c’è un indemoniato. Come è possibile che in un luogo di culto è presente colui che è più lontano da Gesù? Nessun ambiente è immune dal male, dalla presenza del maligno. L’opposto di Dio, il divisore, è presente nella sinagoga e c’è la lotta tra il bene e il male!  A volte nella Chiesa si può entrate, abitare, frequentare ma….non essere di Dio… quando creiamo divisione, non comunione, quando vogliamo il potere e dimentichiamo che dobbiamo servire. Quando succede tutto questo non c’è più Dio… l’abbiamo messo fuori. Quanti comportamenti sbagliati, quanto poco vangelo, quanto nostra diventa  la frase: “Basta! Che vuoi tu da noi, sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei il Santo di Dio”!  Invece di essere protagonista, Gesù, diventa il rivale da eliminare. Non vogliamo cambiare…. Vogliamo mettere davanti l’Io e non Dio e cerchiamo di farlo zittire. Gridiamo Basta e facciamo rumore per non ascoltare la nostra coscienza! “Che c’entri tu con la nostra vita?” Il demonio dice noi… fa tutt’uno con l’uomo….Dio distingue il peccato dal peccatore, e dice "Tu, Taci (metti la musuerola) ESCI!" Gesù ha il potere di liberarci dal male… vuole il bene per noi! Vuole riportarci all’immagine iniziale… immagine e somiglianza di Dio, vuole renderci capolavori… Ma veramente per noi è il Santo di Dio? A volte lo giudichiamo, gli diciamo cosa dovrebbe fare…. Ma veramente crediamo che è il Santo di Dio, il Giusto, l’Unico necessario, Colui che da senso e significato alle cose? Chi è per me Gesù di Nazareth? Sono coinvolto nel suo parlare con autorità, lo seguo… non basta emozionarsi dinanzi alla Parola, non basta se non facciamo un cammino con Lui per far arretrare il male e  far fiorire il bene! Dobbiamo permettergli di dire alla nostra vita: Taci…esci da Lui. Noi apparteniamo a Cristo Gesù e non possiamo servire due padroni. Taci e esci ,quando voglio avere sempre ragione.Taci e esci, quando tutto ruota intorno a me. Taci e esci, quando mi sento superiore agli altri. Taci e esci, quando i pensieri negativi prendono il sopravvento. “Scompaia da voi ogni asprezza, sdegno, ira, siate benevoli”.  Chi scegliamo? Taci! Esci da Lui! Rivestiti di Cristo Gesù, lasciati plasmare, cambiare vita, rinuncia a satana, a tutto quello che ti separa da Lui. “Come leone ruggente va in giro cercando chi divorare… resistetegli saldi nella fede”. SII SANTO COME LUI E’ SANTO!  Preghiamo perché l’autorità di Gesù diventi vita della e nella nostra vita, lasciamoci convertire, seguiamolo senza ma e senza se, la sua parola ci metterà in discussione e ameremo questa Chiesa e la sentiremo famiglia. "La sua fama si diffondeva in ogni luogo”. Se siamo credibili il Vangelo corre veloce e attrae, coinvolge, se non siamo credibili il Vangelo tace.

 

Gesù dopo tutto questo non ha ancora finito la sua giornata… “guarisce la suocera di Pietro”  al calar del sole gli portano altri malati e li guarisce… e “sul far del giorno si reca in un luogo deserto”. Impariamo a vivere in cammino, in relazione con gli altri, in preghiera e la nostra vita sarà guarita! 

Maria Francesca Ragusa