Dal 15 al 18 settembre 2016 si è svolto a Genova il XXVI Congresso Eucaristico nazionale, che ha avuto come tema L’Eucaristia sorgente della missione: «Nella tua misericordia a tutti sei venuto incontro». Anche questa volta, come per Firenze, il Signore mi ha fatto il dono di partecipare come delegata diocesana di Albenga-Impeia per il Movimento Pro Sanctitate. Io sono arrivata a Genova venerdì pomeriggio e immediatamente, con gli amici delegati, ci siamo ritrovati a vivere il primo momento: nella celebrazione penitenziale, abbiamo potuto toccare con mano e cuore la misericordia di Dio che, nella Chiesa di Santa Zita, per mano di tanti sacerdoti, ha dispensato il perdono a tutti i fedeli presenti. È stato il grande abbraccio di Dio che accoglieva il popolo dei penitenti.
Un congresso eucaristico non poteva non avere la presenza di Gesù Eucaristia sempre, anche la notte, nella Chiesa di San Matteo vi era adorazione eucaristica continua. Così accanto agli eventi più “mondani” che Genova ci offriva (Concerto al Carlo Felice e la Serata Giovani in piazza Matteotti) avevamo la possibilità di una sosta davanti a Colui che tutti rende fratelli.
Sbato probabilmente la giornata più intensa: la celebrazione eucaristica in cattedrale, la scoperta di piccoli gioielli artistici e culturali attraverso itinerari guidati e l'ascolto delle catechesi dei Vescovi che hanno ripercorso le vie del Convegno Ecclesiale di Firenze. Il momento più suggestivo sicuramente quello al porto di Genova: Gesù Eucarestia, l'Ospite d'Onore di questo evento, è arrivato dal mare, a bordo di una motovedetta della Capitaneria di Porto, la stessa che durante i mesi precedenti era stata usata per salvare migliaia di profughi. D’altra parte non è una novità che Gesù si sia affiancato ai poveri, agli ultimi e così anche oggi ha voluto condividere con gli uomini la sorte meno fortunata. Impressionante il silenzio di migliaia di persone, giovani, anziani, famiglie che nel raccoglimento hanno pregato davanti al mare, si respirava aria di famiglia insieme, di fraternità, di gioia, di dolore, di speranza. "L'adorazione eucaristica - dice infatti il cardinale Angelo Bagnasco - ci consegna a uno "stare" alla presenza di Colui che ci vuol bene e ci conosce per nome. E questo basta a sentire che non siamo soli nelle tempeste, che siamo importanti per qualcuno, che siamo avvolti da un abbraccio d'amore". Gesù non solo ha sostato davanti alle fragilità di ciascuno, ha voluto farsi compagno di strada e, portato dai lavoratori genovesi, ha raggiunto la Cattedrale per attraversare la Porta Santa. Il congresso si è concluso domenica nella Chiesa dei Servi a Piazzale Kennedy, con la processione delle Confraternite liguri, le Bande musicali, la processione della statua della Madonna della Guardia e la S. Messa conclusiva, al termine della quale, attraverso i maxischermi, abbiamo ascoltato l’Angelus di Papa Francesco.
Come sempre ringrazio il Signore che mi ha permesso di vivere questa esperienza. In quei giorni, guardando a Lui, dal cuore mi è scaturita questa preghiera “Qui Signore consegno la mia vita e quella di coloro che tu mi vorrai mettere accanto perché in Te ogni centro operativo, ogni betania, ogni famiglia, ogni fratello e sorella abbiano una sola dimora: la tua Presenza”.
Adria Coppola