Abbiamo atteso tutta la notte, avremmo voluto che finalmente si arrestasse il conteggio delle vittime. Così non è stato. E a distanza di 30 ore dal terremoto che nella notte del 24 agosto ha inghiottito le vite di intere famiglie, sappiamo che sotto le macerie ci sono ancora tanti corpi, che fuori da quelle macerie c'è la disperazione di chi attende notizie dei propri cari, c'è ancora tanto da lavorare.
Quando la natura si ribella, si rivela nella sua forza travolgente e inarrestabile, noi uomini sentiamo franare la nostra presunzione di dominio sul mondo e realizziamo tutta la fragilità della nostra esistenza.
Non ne comprendiamo il senso, non troviamo un motivo a questa sofferenza, a tanto straziante dolore.
Chi è immerso nella tragedia, chi ha visto schiacciato e distrutto quanto di più prezioso aveva, può trovare solo consolazione, che è il contrario della disperazione.
I membri del Movimento Pro Sanctitate, si stringono nella preghiera a tutte le vittime del terremoto, alle loro famiglie e ai loro cari e si impegnano a sostenere con gesti concreti i bisogni, anche materiali, delle popolazioni colpite.
Dio non abbandona i suoi figli al destino segnato da una natura crudele. Ne siamo certi.