Le parole rivolte da papa Francesco ai membri del Pontificio Consiglio dei Laici, che nel processo di riforma della curia romana, cambierà fisionomia e struttura, interpellano tutto il laicato cattolico e richiamano ad apertura di cuore, fiducia nel futuro, impegno missionario.
È è tempo di guardare nuovamente con speranza al futuro. Molto resta ancora da fare allargando gli orizzonti e raccogliendo le nuove sfide che la realtà ci presenta.
È da qui che nasce il progetto di riforma della Curia, in particolare dell’accorpamento del vostro Dicastero con il Pontificio Consiglio per la Famiglia in connessione con l’Accademia per la Vita. Vi invito perciò ad accogliere questa riforma, che vi vedrà coinvolti, come segno di valorizzazione e di stima per il lavoro che svolgete e come segno di rinnovata fiducia nella vocazione e missione dei laici nella Chiesa di oggi. Il nuovo Dicastero che nascerà avrà come “timone” per proseguire nella sua navigazione, da un lato la Christifideles laici e dall’altro la Evangelii gaudium e laAmoris laetitia, avendo come campi privilegiati di lavoro la famiglia e la difesa della vita.
In questo particolare momento storico, e nel contesto del Giubileo della Misericordia, la Chiesa è chiamata a prendere sempre più coscienza di essere «la casa paterna dove c’è posto per ciascuno con la sua vita faticosa» e peccatrice (Esort. ap. Evangelii gaudium, 47); di essere Chiesa in permanente uscita, «comunità evangelizzatrice [...] che sa prendere l’iniziativa senza paura, andare incontro, cercare i lontani e arrivare agli incroci delle strade per invitare gli esclusi» (ibid., 24). Vorrei proporvi, come orizzonte di riferimento per il vostro immediato futuro, un binomio che si potrebbe formulare così: “Chiesa in uscita – laicato in uscita”. Anche voi, dunque, alzate lo sguardo e guardate “fuori”, guardate ai molti “lontani” del nostro mondo, alle tante famiglie in difficoltà e bisognose di misericordia, ai tanti campi di apostolato ancora inesplorati, ai numerosi laici dal cuore buono e generoso che volentieri metterebbero a servizio del Vangelo le loro energie, il loro tempo, le loro capacità se fossero coinvolti, valorizzati e accompagnati con affetto e dedizione da parte dei pastori e delle istituzioni ecclesiastiche. Abbiamo bisogno di laici ben formati, animati da una fede schietta e limpida, la cui vita è stata toccata dall’incontro personale e misericordioso con l’amore di Cristo Gesù. Abbiamo bisogno di laici che rischino, che si sporchino le mani, che non abbiano paura di sbagliare, che vadano avanti. Abbiamo bisogno di laici con visione del futuro, non chiusi nelle piccolezze della vita. E l’ho detto ai giovani: abbiamo bisogno di laici col sapore di esperienza della vita, che osano sognare.
Papa Francesco - 17 giugno 2016
Discorso ai partecipanti all'assemblea plenaria del pontificio consiglio dei laici