E' meno duro il cammino così
7:20 risveglio traumatico.
8:00 momento di preghiera tutti insieme in cappella per le lodi. Sostanziosa colazione a base di marmellata di arance made by Anto e, in collegamento Skype con le romane purtroppo non presenti, istruzioni per vivere pienamente i momenti della giornata...
Tutta la mattinata è stata occupata da un'attività molto intensa: il deserto in cammino. Nel corso della passeggiata, che ci ha portati dal centro Oreb di Calino al santuario Madonna della Neve di Adro, ci ha accompagnato il brano del Vangelo con la parabola del figliol prodigo; il cammino è trascorso nel silenzio, pensando e meditando ognuno con sé stesso, interrotto solo da alcune piccole perle di riflessione di Don Giovanni.
Anche noi infatti, come il figlio minore che torna a casa, ci siamo diretti verso la Casa di Dio, con la consapevolezza però di essere Suoi figli e con la certezza di essere accolti a braccia aperte da Colui che è Misericordia.
Questa esperienza di cammino e riflessione ha iniziato anche a prepararci alla possibilità che l'anno giubilare in corso ci offre, cioè di ricevere l'indulgenza plenaria.
Ma a questo punto, giunti presso il Santuario, ci siamo dedicati ad uno dei momenti più attesi della giornata: il pranzo! Dopo esserci rifocillati a dovere è arrivato il momento di un'altra esperienza simbolica e anche piuttosto difficile, vale a dire la lavanda dei piedi. Ce li siamo lavati a vicenda, ognuno riponendo in quell'atto tutto ciò che voleva togliersi di dosso per poter essere più puro. È seguita poi la messa con anche la riconferma delle promesse battesimali e a questo punto eravamo pronti per il passaggio della Porta Santa e per le preghiere secondo le intenzioni di papa Francesco; dalla chiesa siamo usciti "Immacolati", così come eravamo subito dopo aver ricevuto il battesimo.
E visto che per noi la nostra fede e la nostra vita sono immensi doni di gioia e di pace, non potevamo non andare a festeggiare con un ottimo gelato sul lago d'Iseo!
Ma oggi la nostra giornata non si conclude, perché dopo la cena e la fraternità, la notte continua con i turni di adorazione nella cappella. Sono presenti sempre nei nostri pensieri e nelle nostre preghiere tutti gli amici, più grandi e più piccoli, che nonostante non siano presenti fisicamente sappiamo essere ugualmente con noi!
Claudia '95