In questi giorni di fermento e contrapposizioni sull’iter parlamentare del disegno di legge sulle Unioni Civili (DDL Cirinnà), il Movimento Pro Sanctitate si è confrontato sull'argomento in sede di Consiglio Nazionale, unitamente alla Presidenza Internazionale.
La dimensione affettiva dell’uomo, la sua natura, il desiderio di maternità e paternità sono dimensioni profonde che non ammettono superficialità quando se ne discute ed esigono, nell’essere trattate, rispetto, delicatezza e assoluta chiarezza.
Circa la regolamentazione delle unioni civili, sicuramente necessaria perché lo Stato italiano giunga per via legislativa a definire tutte le forme di convivenze, riteniamo tuttavia che occorra non generare equivoci e non assimilare due istituti profondamente diversi come il matrimonio tra un uomo e una donna e altre tipologie di convivenze.
Sulla questione dei minori, al di là e al di sopra dei desideri degli adulti, siamo profondamente convinti che devono essere considerati i diritti dei bambini: essi hanno bisogno di un papà e di una mamma e mai devono essere oggetto di interessi di parte, men che meno di interessi economici.
Nel rispetto delle sensibilità di tutti, desideriamo evitare tutte le contrapposizioni non feconde, che portano soltanto a strumentalizzare gli opposti schieramenti e continuare a sostenere, in tutte le occasioni necessarie, un dialogo aperto e chiaro, volto a affermare i valori della famiglia, come intesa nella nostra carta Costituzionale, e i diritti dei bambini che essa genera.