Ero a Parigi

Ero a Parigi

Giovedì 12 novembre, ovvero il giorno prima degli attentati, sono transitato per Parigi, sulla via del ritorno verso il Sud Africa, dopo alcuni giorni trascorsi a Bruxelles per lavoro. Non voglio aggiungere testimonianze e riflessioni su temi fin troppo presenti nei media ma comunicarvi quanto avevo già meditato ancor prima che Parigi s'imprimesse nelle nostri menti con le immagini del Bataclan e di Piazza della Bastiglia, e Bruxelles si ergesse a capitale non dell'Europa ma del fondamentalismo islamico.

I was in Paris

On Thursday November 12th, the day before the attacks, I passed through Paris on the way back to South Africa, after a few days spent in Brussels for work. I do not want to add testimonies and reflections on issues all too present in the media, but rather share with you what I had already pondered even before Paris got stamped in our minds with images of Bataclan and Place de la Bastille, and Brussels became capital not of Europe but of the Islamic fundamentalism. 


Già all'andata, la domenica 8 novembre,  arrivato all'alba da un intenso quanto faticoso viaggio a Lagos e diretto a Bruxelles, avevo potuto trascorrere una mezza giornata a Parigi. Avevo giusto il tempo di prendere il treno locale (RER) alla ricerca di una celebrazione eucaristica e tornare all'aeroporto Charles De Gaulle per il TGV delle 13:15 diretto a Bruxelles.

Il desiderio e la convenienza mi hanno diretto alla cattedrale di Notre Dame; il collegamento ferroviario (circa quaranta minuti) è diretto (uscita Saint Michel) e potevo ben sperare di trovare una Messa alle 9 o alle 10 del mattino.

Already on the way in, on Sunday November 8th, having arrived at dawn after an intense and tiring trip from Lagos and directed to Brussels, I could spend half a day in Paris. I had just enough time to take the local train (RER) in search of a Eucharistic celebration and return to Charles De Gaulle airport for the 13:15 TGV to Brussels.

Desire and convenience led me to Notre Dame; the rail link (about forty minutes) is direct (exit Saint Michel) and I could hope to find a Mass at 9 or 10 o'clock in the morning.


Non era la prima volta che sperimentavo simili scappate. Uno dei vantaggi del transito a Parigi è la possibilità di ritrovare luoghi della memoria a me carissimi, legati a quell'anno Erasmus (1991-1992) in cui all'improvviso venni catapultato (senza cellulare, senza 

It was not the first time that I experienced similar escapades. One of the advantages of transiting in Paris is the opportunity to find places of memory dear to me, related to that Erasmus year (1991-1992) when I was suddenly catapulted (no phone, no email, 


email e praticamente senza soldi) nel cuore dell'Europa. [La foto mi ritrae a Parigi nel 1992, i miei anni Bataclan] 

Sull'RER, i soliti musicanti gitani cercavano di animare i volti smorti dei pendolari della domenica. Il mio doveva essere più sorridente della media, giacché il mio vicino decideva di rivolgermi la parola e spiegarmi come per lui, giovane egiziano con un lavoro nell'edilizia, svegliarsi presto la domenica mattina per andare a lavorare non era un problema. Anzi. Ringraziava Allah per la salute e la fortuna di aver trovato in Francia una vita dignitosa ed un lavoro che gli dava importanti soddisfazioni.

Sceso a Saint Michel, mi dirigevo verso Notre Dame senza esitazioni, facendo solo attenzione ai turisti che si muovevano in modo imprevedibile alla ricerca del selfie perfetto.

L'ingresso di Notre Dame è aperto a tutti anche durante le funzioni. I turisti sono incanalati nei corridoi laterali e (simile a quanto praticato nella Cattedrale di Canterbury in Inghilterra) un nugolo di fedeli zelanti assicurano l'ordine invitando i visitatori, ove possibile, ad unirsi alla celebrazione e fornendo ottime brochures con canti e letture. A Parigi sono molte le chiese che vantano tradizioni molto importanti (Saint Sulpice, Saint Gervais, Saint Germain, Saint Eustache, La Madeleine, etc). La forza di Notre Dame è stata quella di essere davvero una chiesa madre, che offre generosamente alla comunità senza ergersi a fortezza o centro di potere. 

and virtually no money) into the heart Europe. [The picture was taken in Paris in 1992, my Bataclan period]

 

On the RER, the usual gypsy musicians were trying to animate the dull faces of Sunday commuters. Mine must have been smiling more than the average, since my neighbour decided to talk to me and explain to me how for him, young Egyptian with a construction job, waking up early on Sunday morning to go to work was not a problem. On the contrary. He thanked Allah for health and chance to have found a decent life in France and a job that gave him great satisfaction.

Having stopped in Saint Michel, I headed to Notre Dame without hesitation, only paying attention to some tourists moving unpredictably in search of the perfect selfie.

The entrance of Notre Dame is open to everybody during the functions. Tourists are channelled into side corridors and (similar to what is practiced in Canterbury Cathedral in England) a number of zealous faithful maintain the order inviting visitors, where possible, to join the celebration and providing excellent brochures with songs and readings. In Paris there are many churches that enjoy very important traditions (Saint Sulpice, Saint Gervais, Saint Germain, Saint Eustache, La Madeleine, etc.). The strength of Notre Dame is to be a true mother church, which generously offers to the community without standing as a fortress or a centre of power. 


Arrivato verso 9, la Messa delle 8:30 era già cominciata, celebrata da un sacerdote del Benin. Alle 9:30 iniziava la celebrazione delle lodi. Vi confesso l'emozione nel risentire (e ricantare) molte delle melodie e dei toni utilizzati per tanti anni nel convento dei Servi di Maria di Bruxelles. Grazie alla musica ritrovavo una familiarità gioiosa ed immediata con un'esperienza di Chiesa francofona maturata prima a Saint Eustache (durante l'anno Erasmus) e poi 

As I arrived around 9 am, 8:30am Mass had already begun, and being celebrated by a priest from Benin. At 9:30am Morning Prayer began. I confess my emotion in the hearing (and singing) again many of the melodies and the tones used for many years in the Servants of Mary's convent  in Brussels. Through music I could establish a joyful and immediate familiarity with an experience of francophone Church gained first at Saint Eustache (during my Erasmus 


durante i sei anni trascorsi presso il convento dei Servi di Maria a Bruxelles.  Ritornavo ad essere in comunità con tanti amici incontrato in quegli anni, incluse le oblate del centro Oreb di Bruxelles (e la mia cara Alida, in particolare).Mi si presentava pure la grazia di potermi confessare e partecipare alla celebrazione delle 10 (con canti gregoriani).

year) and then during his six years at the convent of the Servants of Mary in Brussels. I could be in community again with many friends whom I met in those years, including the oblates from the Horeb centre of Brussels (and my dear Alida, in particular). I also had the grace of confession and participate in the 10 am celebration (with Gregorian songs).


Perché vi racconto tutto questo? Innanzitutto per rendere grazie a Dio per l'esperienza di lode e condivisione eucaristica che non solo ha segnato la mia esperienza belgo-francese ma che ogni giorno avvolge la vita dei credenti in quella regione in modi talmente veri e belli da essere modello e sorgente d'ispirazione per la cristianità intera.

L'anima cristiana della Francia e del Belgio sono poco conosciute in Italia. Eppure quanto amore si sprigiona dalle comunità cristiane di questi paesi! Reagendo ai colpi degli scandali e di una secolarizzazione un po' becera, la Chiesa ha preferito vestire i panni del servitore, diventando sale e lievito di società complesse e permettendo ad una varietà di esperienze cristiane di poter definirsi e crescere.  Basta visitare i siti internet della comunità di Gerusalemme di Saint Gervais (http://jerusalem.cef.fr/paris-saint-gervais), della cattedrale di Notre Dame (http://www.notredamedeparis.fr/), della comunità Tibériade vicino a Bruxelles (http://www.tiberiade.be/fr/home.php) o del centro di spiritualità gesuita la Pairelle di Namur (http://www.tiberiade.be/fr/home.php) per farsi un'idea approssimativa del vigore spirituale di questi paesi. 

Why do I tell you all this? First of all to give thanks to God for the experience of praise and Eucharistic fellowship that not only marked my Belgo-French experience, but that every day surrounds the life of believers in that region in ways so real and beautiful to be a model and source of inspiration for the whole of Christianity.

The Christian soul of France and Belgium is little known in Italy. Yet how much love springs from the Christian communities of these countries! Reacting to scandals and a somewhat vulgar secularization, the Church preferred to assume the role of a servant, becoming salt and yeast in a complex society and enabling a variety of Christian experiences to be able to define themselves and grow. Just visit the websites of the Jerusalem community of Saint Gervais (http://jerusalem.cef.fr/paris-saint-gervais), Notre Dame (http://www.notredamedeparis.fr/), community Tibériade near Brussels (http://www.tiberiade.be/fr/home.php) or the centre of the Jesuit spirituality Pairelle Namur (http://www.tiberiade.be/fr/home.php) to get a rough idea of ​​the spiritual vigour of these countries.


Mentre Parigi e Bruxelles soffrono sotto i colpi del terrorismo, lo Spirito di pace e di amore che anima la Chiesa franco-belga sta ispirando i credenti ed i non credenti verso soluzioni giuste e durature.

Lo stesso Spirito ci fa rivolgere a Parigi per altre ragioni, anche questa volta marcate dalla sofferenza e dalla speranza. A partire dal 30 Novembre i leader mondiali saranno a Parigi per concludere le negoziazioni su un  accordo che dovrebbe dotare la comunità mondiale di misure atte a

While Paris and Brussels are suffering under the blows of terrorism, the Spirit of peace and love that animates the French-Belgian Church is inspiring believers and non-believers towards just and lasting solutions.

The same Spirit makes us turn to Paris for other reasons, this time marked by suffering and hope. As of November 30, world leaders will be in Paris to conclude the negotiations on an agreement that would allow the world community to take measures to contain and remedy the hazards caused by


contenere e rimediare ai rischi causati dal cambiamento climatico. Posizioni ed interessi sono ancora confliggenti e ci sarà bisogno di grande coraggio e visione per assicurare un esito che possa davvero contribuire in modo sostanziale agli obiettivi del vertice. La Chiesa Cattolica, guidata provvidenzialmente da Papa Francesco, ha saputo far ascoltare la propria voce in modo chiaro, in particolare tramite l'enciclica "Laudato Si" ed il lavoro di tante comunità di base, come la diocesi di Parigi, che si è fatta promotrice di un programma di azioni molto articolate e di grande successo, confermando la sua vocazione ad essere immagine di una Chiesa impegnata ed aperta   (http://www.paris.catholique.fr/-paris-climat-2015-le-diocese-de-.html).

Con Parigi e per Parigi preghiamo allora: Manda il Tuo Spirito Signore a Rinnovare la Terra!

 

climate change. Positions and interests are still conflicting and there will need great courage and vision to ensure an outcome that can truly make a substantial contribution to the objectives of the summit.

 

The Catholic Church, providentially guided by Pope Francis, has been able to make her voice clearly heard, in particular through the encyclical letter "Laudato Sii" and the work of many grassroots communities, such as the diocese of Paris, which has promoted a very articulate and very successful programme ahead of the Summit, confirming its vocation to be the image of a committed and open Church (http://www.paris.catholique.fr/-paris-climat-2015-le-diocese- de-.html).

With Paris and for Paris we can then pray: Send Forth Your Spirit oh Lord and renew the face of the earth!

 


Massimo De Luca