La famiglia è il simbolo vivo del progetto d’amore che un giorno il Padre ha sognato. Voler formare una famiglia è avere il coraggio di far parte del sogno di Dio, il coraggio di sognare con Lui, il coraggio di costruire con Lui, il coraggio di giocarci con Lui questa storia, di costruire un mondo dove nessuno si senta solo, dove nessuno si senta superfluo o senza un posto.
Queste parole che Papa Francesco ha rivolto da Philadelphia a tutte le famiglie del mondo, ci accompagnano in questo tempo ormai breve che ci separa dall’apertura del Sinodo.
La famiglia per natura è il luogo della relazione e del dialogo, la culla della vita, lo spazio della cura reciproca, la scuola dell’accoglienza. Ma la famiglia è anche esperienza di ferite, dolori e fatiche. Il Sinodo è camminare insieme.
In questo tempo speciale tutte le famiglie del mondo entrano nel cuore della Chiesa che si fa vicina per ascoltare e capire, per entrare nella realtà e guardarla con gli occhi di Dio, per scorgere nella quotidianità della vita comune le tracce straordinarie dell’amore divino.
Il Movimento Pro Sanctitate si unisce alla preghiera di tutta la Chiesa, e chiede allo Spirito luce di verità, coraggio colmo di carità, fiducia radicata nella fede.
Il 3 ottobre prossimo, alla vigilia della apertura della XIV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, i membri del Movimento accendono una luce.
Si uniscono alle migliaia di famiglie che riempiono Piazza San Pietro, promuovono e sostengono iniziative locali nelle diocesi e nelle parrocchie, in piena e feconda comunione di preghiera con tutti i fratelli di altre aggregazioni e comunità.
Ogni candela accesa, tenuta fra le mani o posta sul davanzale delle nostre case, è il simbolo di una rinnovata audacia nel credere fino in fondo al sogno di Dio, pronto sempre a scommettere sulla fedeltà dell’uomo.