Accanto al Movimento Pro Sanctitate, per instancabile propulsione del Fondatore nascono altre realtà che comporranno una famiglia più grande, unita dall’amore e dalla adesione ad uno stesso ideale.
Sin dagli arbori del Movimento Pro Sanctitate, alcune donne particolarmente impegnate nel Movimento stesso, scelgono di consacrare la loro vita all’ideale della santità: nascono così le Oblate Apostoliche, laiche consacrate all’apostolato dalla santità e della fraternità. Esse si sforzano di realizzare nella quotidianità della vita la sintesi tra la contemplazione di Maria, che sa cogliere la parte migliore e la gioiosa e instancabile azione di Marta, nella piena donazione a al servizio dei fratelli. Fra di esse alcune vivono in comunità di vita fraterna e sono pienamente disponibili alla missionarietà, altre vivono la propria consacrazione là dove la volontà di Dio le ha poste, nei propri ambienti di vita familiare, sociale, professionale, ecclesiale. Nella famiglia delle Oblate Apostoliche, le cooperatrici, sono donne sposate che esprimono il loro impegno nella offerta quotidiana della loro vita familiare donata, in forma diversa, allo stesso ideale.
Più tardi nel corso del finire degli anni sessanta alcuni uomini, particolarmente impegnati nella società civile, sentono tutta la responsabilità delle loro scelte e del loro agire e trovano in Guglielmo Giaquinta un padre e una guida. Nascono gli Animatori Sociali, uomini impegnati a migliorare il mondo “dal di dentro”; samaritani in “rivolta” pronti non solo a chinarsi sull’uomo solo, ferito, depredato ma disposti a mettersi in gioco per modificare le logiche che stanno dietro le ingiustizie, le guerre, le povertà.
La bellezza del dono del sacerdozio e del mistero che esso porta con sé, spingono da subito il giovane Don Guglielmo a condividere con alcuni confratelli le dimensioni più profonde della vocazione presbiterale. Il Cenacolo è per Giaquinta “il luogo delle divine esagerazioni dell’amore”, il paradigma da vivere nella fraternità sacerdotale. Dalla spiritualità del Cenacolo, nascono gli Apostolici Sodales, sacerdoti che scelgono di offrire il loro sacerdozio nella promozione della carità reciproca, dell’amore per l’Eucarestia, della missionarietà nella Chiesa...
Nel novembre 2003, alla soglia del decimo anniversario della sua morte, le Oblate Apostoliche con gli Apostolici Sodales e gli Animatori Sociali promuovono dinnanzi alla Chiesa di Roma l’inizio della causa di Beatificazione e Canonizzazione di Guglielmo Giaquinta. Con Editto del 17 marzo 2004, a firma del Cardinal Vicario Camillo Ruini, Guglielmo Giaquinta è indicato con l’appellativo Servo di Dio e il percorso canonico e’ tuttora in corso.